Italia - Economia Sociale
- SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
- 17 apr 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Italia Economia sociale è un incentivo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy rivolto alle imprese che svolgono attività di utilità sociale e di interesse generale. La gestione è affidata a Invitalia.
La misura è attiva in tutta Italia e sostiene gli investimenti che hanno uno dei seguenti obiettivi:
- incremento occupazionale di lavoratori svantaggiati;
- inclusione sociale di persone vulnerabili;
- valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente, rigenerazione urbana e turismo sostenibile, nonché sostenibilità ambientale dell’attività di impresa;
- salvaguardia e valorizzazione dei beni storico-culturali o perseguimento di finalità culturali e creative o di utilità sociale di rilevante interesse pubblico, all’interno di una comunità o di un territorio.
NOVITÀ
Italia Economia Sociale è stato recentemente oggetto di una revisione normativa che ha ampliato l’ambito di applicazione e ha modificato alcuni importanti aspetti.
Tra le principali novità:
- inclusione tra i soggetti beneficiari delle imprese sociali in qualsiasi forma costituite e delle imprese culturali e creative costituite in forma societaria;
- riduzione da 200.000 a 100.000 euro dell’importo minimo dei progetti finanziabili;
- concessione delle agevolazioni ai sensi del regolamento GBER, invece del regolamento de minimis;
- riconoscimento per tutti i progetti agevolati di un contributo a fondo perduto di importo compreso tra il 5% e il 20% delle spese ammissibili.
BENEFICIARI
Le agevolazioni sono rivolte a:
- imprese sociali, costituite in qualsiasi forma, iscritte nell’apposita sezione del Registro delle imprese;
- cooperative sociali e loro consorzi, di cui alla legge 8 novembre 1991 n. 381 e ss.mm.ii;
- società cooperative aventi qualifica di ONLUS (nel rispetto delle disposizioni di cui agli artt. 101 comma 2 e 102 comma 2 del D.Lgs. 3 luglio 2017 e ss.mm.ii);
- imprese culturali e creative, costituite in forma di società di persone o di capitali, che operano o intendono operare nei settori economici elencati nell’allegato 1 del decreto direttoriale 8 agosto 2022.
AGEVOLAZIONE
Le agevolazioni consistono in:
- finanziamento agevolato al tasso dello 0,5% annuo e della durata massima di 15 anni, concesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a valere su risorse di Cassa Depositi e Prestiti, al quale deve essere necessariamente abbinato un finanziamento bancario concesso da una banca finanziatrice*. L’insieme dei finanziamenti sopra indicati garantisce una copertura complessiva fino all’80% delle spese ammissibili, di cui il 70% rappresentato dal finanziamento agevolato e il restante 30% costituito dal finanziamento bancario;
- contributo a fondo perduto di importo compreso tra il 5% e il 20% della spesa totale ammessa alle agevolazioni. Per gli investimenti produttivi l’importo del contribuito varia in base alla dimensione di impresa e alla localizzazione del programma agevolato; per i progetti che prevedono l’incremento occupazionale di lavoratori con disabilità il contributo non rimborsabile è SEMPRE pari al 20%.
* La banca finanziatrice è una banca italiana o la succursale di una banca estera comunitaria o extracomunitaria (operante in Italia e autorizzata all’esercizio dell’attività bancaria) che aderisce alla convenzione tra Ministero, CDP e ABI prevista dal decreto istitutivo del 3 luglio 2015 e ss.mm.ii. Le banche interessate ad aderire alla convenzione possono rivolgersi al Ministero utilizzando l’indirizzo es.banche@pec.mise.gov.it.
SCADENZA
Domande presentabili fino ad esaurimento fondi.
SPESE AMMISSIBILI
Sono finanziabili investimenti tra 100.000 euro e 10 milioni di euro, che prevedono:
- realizzazione di investimenti produttivi;
- incremento occupazionale di lavoratori con disabilità. Le spese agevolabili comprendono:
- suolo aziendale e relative sistemazioni, nel limite del 10% dell’investimento produttivo complessivamente agevolabile;
- fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
- macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche.
Nei limiti del 20% delle spese di investimento sono inoltre ammissibili, in quanto funzionali alla realizzazione del programma di investimento, le seguenti spese:
- spese di funzionamento relative a materie prime, sussidiarie, materiali di consumo e merci, servizi di carattere ordinario;
- spese per la formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa;
- spese per consulenze specialistiche (es. studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale, servizi forniti da centri di trasferimento tecnologico, stazioni sperimentali, digital innovation hub e incubatori d’impresa);
- oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge; - spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità.
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